(dal testo di lancio)
L'Hackmeeting e' l'incontro annuale delle comunita' e delle controculture digitali italiane: tre giorni di seminari, giochi, feste, dibattiti, scambi di idee ed apprendimento collettivo.
Durante l'HackIT si ritrovano quanti si riconoscono nel termine "hacker" inteso non come il criminale informatico dell'immaginario collettivo ma come persona curiosa, desiderosa di apprendere e di condividere le proprie conoscenze tecniche e non. L'attitudine hacker si manifesta nella nostra quotidianita', nel voler capire e modificare la realta', non solo informatica, che ci circonda.
L'Hackmeeting e' quindi uno spazio dove condividere saperi e confrontarsi con altri desiderosi di fare altrettanto. In questo spirito di condivisione, inevitabile, da parte nostra, la scelta del software libero ed il rigetto della logica dei brevetti software che l'Europa si accinge a legalizzare inchinandosi a poche multinazionali che ambiscono a diventare le uniche detentrici del sapere informatico e del relativo giro d'affari. Appare quanto meno sospetta la concomitanza tra l'approvazione di questa normativa da parte della Commissione europea (contro il volere del Parlamento europeo) e la visita del patron di una nota azienda informatica che ha distribuito finanziamenti e minacce in giro per l'Europa.
Filo conduttore dell'HackIT 2005 sara' il tema della difesa della privacy, minacciata dall'utilizzo poco consapevole delle nuove tecnologie e da forti interessi economici ed istituzionali. Sempre piu' aziende ci analizzano a caccia di nuove vie per la fidelizzazione dei clienti e per il controllo dei dipendenti; mentre, i governi nazionali operano un sempre piu' invasivo controllo sui cittadini giustificandoli con un vero o presunto bisogno di sicurezza scaturito alla luce degli avvenimenti internazionali degli ultimi anni. Dal Patrioct Act statunitense alla nostrana SuperAmanda, assistiamo al proliferare di manovre che introducono la piu' bieca censura con l'intento di impedire la possibilita', non di violare la legge, ma anche di metterla in discussione e l'intento di determinare le nostre esistenze stroncando le nuove idee al loro primo manifestarsi, come se fosse possibile assegnare un prezzo alla nostra liberta' di pensare e di comunicare.
Il luogo scelto per questa ottava edizione dell'Hackmeeting il centro sociale occupato autogestito Terra Terra, sito nel popolare quartiere di Soccavo; un quartiere immerso in una periferia lontana dalla Napoli delle cartoline, abbandonata dalle istituzioni e temuta dai benpensanti. Una scelta, questa, dettata dalla necessita' politica di affermare una realta' diversa da quella dell'informazione preconfezionata fatta di mezze verita', menzogne e facili stereotipi.
Il cuore dell'HackIT e' il "lan space", spazio dove portare il proprio computer per collegarsi in rete con gli altri, per sperimentare, proporre, giocare e condividere liberamente risultati, idee, conoscenza ed i propri materiali. Seminari gratuiti, dibattiti aperti al pubblico ed iniziative di spettacolo completano le 72 ore dell'iniziativa.