DIY - FESTIVAL DELL'AUTOPRODUZIONE

(Dal Manifesto del Festival)

3.4.5 giugno 2005 @ Spazio 211 - Torino
Radio2000Blackout Fest [1° Round]
FESTIVAL DELL'AUTOPRODUZIONE – D.I.Y. FESTIVAL

Ennesimo festival underground? No, non è il caso.

Quello che vogliamo proporre è un qualcosa che ha una tematica ampia, finalità ben chiare quanto non delineate al punto d'arrivo. Vogliamo un festival dedicato al diy, all'autoproduzione in tutte le sue forme, ma con uno scopo che vada oltre il ritrovo fieristico, oltre i classici concerti e banchetti.

Chi autoproduce, chi crede nell'autoproduzione da anni o l'ha da poco abbracciata, chi in ogni caso non crede sia solo un mezzo di passaggio obbligato per arrivare nei circuiti più ampi del mainstream, chi non accetta il concetto ‘l'autoproduzione agli sfigati - agli eletti le produzioni ‘, inevitabilmente inceppa sempre nei soliti meccanismi e nelle solite problematiche. Ambito musicale: registrazione, produzione, stampa, distribuzione, posti per suonare... insomma, tutti i problemi che si trova davanti chi vive e crede nella musica con modi che altrove non trovano spazio, rispetto e dignità. Si potrebbero portare avanti mille discorsi, giri di parole e frasi retoriche, ma non vogliamo annoiare nessuno; tanto si è detto, tanto si continuerà a dire e fare, ma non è l’oggetto di questo comunicato, né il modo con cui vogliamo portare avanti questa manifestazione.

Tre giorni e tre notti, possibilità di campeggio, concerti e banchetti, ma soprattutto preventiviamo un lungo dibattito, che si snodi dal venerdì alla domenica per arrivare a definire qualcosa; anche solo un intenso intessere di rapporti, ma vorremmo unificare in qualche modo questo mondo di modalità, persone, gruppi che hanno quest'attitudine: un database, una lega, un'unione di qualche tipo a cui far riferimento per ovviare a problemi pratici e reali che ci si porta dietro da anni. Il tutto ben lontano e distante da qualunque tipo di formalità. Non quindi un comizio o un dibattito in cui alzare la propria bandiera o mostrare i gradi di chi è più autoproduttore dell'altro, ma un qualcosa di più concreto, che possa servire ed essere meno formale di quello a cui si è abituati in sedi più istituzionali (MEI?) e che possa PRATICAMENTE servire. Portare le proprie esperienze nuove o vecchie, il proprio piccolo o grande contributo, nuovo o vecchio, per trovare una via d’uscita ad una certa deriva a logiche e pratiche nelle quali si cerca di riproporre in piccolo ciò che sui palchi e sugli schermi mainstream già accade. Per intenderci, si può suonare ovunque. Tutto sta a come lo si fa, cosa si dice e come si pratica..

Logicamente il tutto sarà aperto a chiunque voglia esserne partecipe, gruppi, etichette, distributori, produttori, il confronto non può che fare bene. Portate banchetti e distro, presentate le vostre produzioni, ci sarà spazio anche per quello. Partecipate.