MICHAEL GENOVESE

Il profilo di Michael Genovese è, così come lui stesso lo presenta, un elenco di cose, storie, luoghi, modi di comunicare. Come già c'è capitato in altre occasioni, ci piace puntare su un termine e lasciare che sia l'intervistato a proporre la sua descrizione. Soprattutto in un contesto come quello di Michael, dove il mix tra gli strumenti propri della comunicazione è di casa. Come prima domanda quindi, ecco un elenco di nomi/luoghi/cose:

urban culture > lotta e perseveranza, multiculturalismo, opportunità illimitate.

Chicago > Sono nato e cresciuto a Chicago. Dalle case popolari al quartiere della classe media NW, è sempre stata la mia città. La sua grande personalità e le sue strade mi hanno sempre fatto tornare li', non importa quanto lontano andassi. E' una grande città, e cio'nonostante mantiene la sua integrità. "Ya gotta love Chicago" draftsman > Da Nelson Harkins Industries mi fecero sedere e mi mostrarono come fare applicazioni complesse o lavori di tipografia, tutto a mano, prima che la tecnologia prendesse piede.

swimming pool > Piscine...Imparai come dipingere loghi e grafiche sui pavimenti di grandi compagnie, e creai una speciale firma dipinta a mano, specializzandomi in grafica da piscine.

carnival > Il carnival è stato un punto cruciale nella mia vita. Mi unii al carnival come pittore, e quando il lavoro fu finito non potei più andarmene. Lavorai come showman per qualche gioco di carnival, un nascar derby, live mouse roulette e come venditore di palloncini. Lo show viaggiava a sud partendo da Racine, Wisconsin e continuando a lavorare per tutto il Midwest fino al Sud, finendo la stagione a Miami, Florida. Durante le 3 stagioni che trascorsi col carnival, vidi la mia vita in prospettiva, e tutto ciò mi mise a contatto con la vera cultura americana. Viaggiando molto e dovendo anche fare un lavoro molto dinamico, sono stato preparato ad affrontare il mondo, nel momento in cui ne avevo piu' bisogno. Sono molto grato al carnival.

Miami > Miami, Florida. Ci finivamo alla fine di ogni anno con il nostro carnival...e stavamo per qualche mese. Ho passato là il giorno del ringraziamento, natale e capodanno con la nostra famiglia "on the road". La foresta incantata di Babbo Natale a Miami è uno di quei ricordi che ancora oggi può insegnarmi qualcosa ed è sempre con me.

Il mixed media come strumento e come pratica. Un'ottima ricerca sui colori, gli stili e i caratteri. Qual'è il processo creativo che caratterizza il tuo lavoro?

Ci sono diversi processi creativi con i quali io gioco. Alcuni diversi nella forma, o nell'uso di materiali. Le forme con le quali lavoro di più sono forme astratte di lettere, lavori dettagliati sulle linee, e questa povera chiesa battista dipinta a mano che sto praticamente distruggendo. Gli strumenti e le tecniche dell'industria combinati con gli oggeti di ogni giorno identificano il mio lavoro.

I progetti collettivi, da quello che posso vedere, rappresentano una buona parte delle tue attività. Quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato, tra quelli con cui hai potuto condivedere progetti comuni? Con quali artisti - invece - vorresti lavorare in un prossimo futuro?

Ho lavorato dentro un progetto collettivo qui a Chicago con Chris SIlva, Juan Chavez e Cody Hudson. I progetti collaborativi sono molto più interessanti per me, al di là del lavoro. Compromessi, differenze e tutto ciò che portiamo sul tavolo creano un opera d'arte che mi da profonda soddisfazione. Collaborare con 3 artisti è un gran lavoro. Portare fuori pezzi nelle strade e lavorare in un progetto che comincerà a marzo con Chris Silva, Juan Angel Chavez and Cody Hudson (TRAGIC BEAUTY),a Chicago..

A quanto pare non ci sono superfici che possano resisterti...qual'è stata la situazione più importante in cui ti sei trovato a dover creare uno dei tuoi pezzi? Ci sono situazioni particolari con le quali riesci a stabilire una buona sinergia creativa?

Non posso indicare una sola esperienza, è stata una serie di tante esperienze, ma posso indicare l'intuizione che ho avuto per creare qualcosa. E' stato quel momento in cui sei tra speranza e disperazione. Dai graffiti allo studio c'è quella sensazione di frustrazione o confusione che fa diventare inesistente il pensiero razionale: esprimendo quel momento creativamente, ho risolto quei problemi facendo qualcosa dal nulla..che mi mette sempre di buon umore.. Questo per quanto riguarda il mio lavoro personale. I progetti di collaborazione hanno sempre delle vibrazioni differenti.. "buona energia creativa" è una buona descrizione. Ho collaborato con persone che hanno l'anima seminata nel loro lavoro, che amano cio' che fanno, sono bei momenti.

Com'è l'ambiente artistico in quel di Chicago? Esistono esperienze artistiche collettive? Come vive (o sopravvive) l'arte all'interno della città?

La scena artistica a chicago è variegata. Abbiamo un gruppo di gallerie ed artisti rappresentati dalle stesse. Per ogni artista rappresentato da una galleria ce ne sono 20 che non lo vogliono essere, altri 20 che non lo sono ed altri 20 che non lo vorranno doventare, per non parlare di altri 50 che semplicemente non lo saranno mai..quindi come vedi è un mix interessante. La Performance art è molto importante da queste parti, ci sono teatri sparsi per tutta la città, e tutto cio' sta portando un sacco di attenzione. Public art, gallerie e performances sopravvivono bene, mentre la street art no. Le grandi città come Chicago di solito hanno un bel paesaggio fatto di graffiti, artisti indipendenti, etc ma questa città è pulita. Tutto è fatto in modo che ogni angolo d'arte non sopravviva a lungo, ma noi continuiamo a decorare, che a loro piaccia oppure no.

Arte e significati. Quanto è importante nel tuo lavoro il messaggio?

Tutti i miei lavori hanno un messaggio, comunicano speranza e/o disperazione con risvolti sociali. Io scrivo costantemente di cose che sento per strada, alla radio o nella musica che ascolto. Estrapolare i concetti ed elaborarli per iniziare il ritmo del nuovo corpo del lavoro. Il messaggio è rilevante per chi vede il lavoro per la prima volta? Visivamente, i testi criptici sono raramente decifrati. Io di solito uso un copy standard per rendere il messagio chiaro, cercando di aprire il mio lavoro ad altri.

Quali sono gli artisti del passato e del presente che t hanno e ti stanno maggiormente influenzando?

Recentemente. l'artista di Chicago Kerry James Marshall ha catturato la mia attenzione.; Keith Haring & l'artista dell' Equador Oswaldo Guayasamin, e Scott Kim "inversions" sono alcuni degli artisti che mi hanno ispirato quando ho iniziato a lavorare in studio...Rimanendo in zona Chicago, sono stato influenzato dal lavoro di Chris Talvares Silva, Juan Angel Chavez, la fotografia di Joe Compean, e Cody Hudson. Questo colletivo di artisti mi ha sempre ispirato. La mia ispirazione maggiore comunque proviene dalla grande industria tipografica. Essendo coinvolto in essa a cosi' tanti livelli mi ha insegnato ad usare materiali e ha portato la realizzazione dei caratteri tipografici alla luce in un modo in cui non sarebbe mai stato possibile. E poi sicuramente Tony Janda della The Wooden Sign Co. fino ai più conosciuti tipografi come Jeff Cahill del Colorado.

Quasi sempre la musica accompagna il lavoro creativo di un artista. E' così anche nel tuo caso?

La musica è sempre stata nel mio background, influenze dall'r&b soul fino all' hip-hop e breakbeats, al jazz condito con classic rock e recentemente unito al country. Strumentale o lirica, la musica è stata un'influenza. Il silenzio è duro da trovare.

Cosa fa Michael Genovese quando non è chiuso nel suo studio?

Fotografo i palazzi, le case, gli stabilimenti sparsi in giro per Chicago.

Altro di cui non abbiamo parlato e che vorresti aggiungere?

"CIRCUMSTANCES AND SITUATIONS MAY COLOR LIFE, BUT WE HAVE THE POWER TO CHOOSE WHAT THAT COLOR SHALL BE." (ANTHONY PUGLIESE)