16-17 dicembre
Melos -Via dei Macelli, 3 - Pistoia
CODEC è un progetto realizzato da Vdg25.org, nasce con l'intento di offrire alle numerose realtà artistiche indipendenti spazi dove poter sperimentare nuovi linguaggi, nuove forme espressive e mostrare la propria creatività.Codec 0.1 è il primo passo di questo progetto: un festival musicale ed allo stesso tempo una mostra, dove vari artisti attraverso linguaggi diversi coinvolgeranno sensorialmente il pubblico. Le varie performance avranno come filo conduttore il tema della Non Violenza. In collaborazione con l'associazione Artisti per la non Violenza, l'evento si svolgerà a Pistoia, città avara di iniziative dedicate all'arte ed alla musica.La serata del venerdì è dedicata alle arti audio-visuali e alle molteplici forme espressive scaturite dall'utilizzo delle nuove tecnologie.
Protagonisti delle sperimentazioni saranno:
- Flushing Device, progetto audio/video nato alla fine del 2003 dalla collaborazione tra Alessandro Massobrio (musicista) e Valentina Scotti (videomaker), attualmente il loro progetto verte sulla ricerca di uno spazio sonoro dilatato e rarefatto composto da disturbi sonori naturali a cui si mescolano lunghi feedback di chitarre, melodie lineari e beat minimali.
- Gli ItFromBit, (ex Laronza), nascono nel 2000, con l'intento di sperimentare nuove suggestioni audiovisive in cui i loop video di Vj A.Nutria supportano i loop percussivi delle programmazioni elettroniche manipolate da Fgroove, che fanno da base per le sferzanti parole di Avox, alle voci effettate ed alla chitarra ritmica di appoggio, contrastato ai suoni di sintesi con cui Bwave costruisce ipnotici loop melodici, mentre Doctor Distopic crea tappeti noise sottraendo all'etere frequenze attraverso la radio CB.
- Gli OTO, duo di artisti fiorentini accompagnati dai video di Giuseppe Chiesa, mescolano musica elettronica a video animazioni e video creati da video-sintetizzatori e video-processori analogici.
- Infine il Dj set di Himi Prod e Spiko, direttamente dalla bolognese
Radio Città del Capo, con sonorità breakbeat e drum'n'bass,
accompagni dalle immagini di alcuni dei più rappresentativi giovani
Vj italiani: Zava & Lopez (coseloschevideo) da Pisa, _Underscore da
Reggio Emilia, Vj Virgilio e Giuseppe Chiesa da Firenze, Besegher da
Torino, Blanches da Bologna, A.Nutria da Sarzana e Influx da
Pistoia.
La serata del sabato avrà un approccio "Iive" attraverso atmosfere e melodie cangianti grazie alla partecipazioni di band di vario genere:
- I Viva Muerte Candita, ex-dadaist, lo-fi, good-sounding orchestra, sono il frutto del talento dei pistoiesi Lorenzo Maffucci e Cristian Credi che da anni sperimentano la contaminazioni di sonorità noise estremamente avveniristiche con vari linguaggi visivi.
- L'orastrana, laboratorio di musica e poesia formato nel 1993 a Macerata, si esibirà nell'imprevedibilità di un capitolo extra di "Work in progress", un reading/painting/concerto ideato da Carlo Natali e Mauro Rocchi amanti dell'improvvisazione più pura, i quali affermano: "Molto è lasciato all'improvvisazione, al Iato emotivo: i musicisti, durante la serata, non sapranno mai del tutto cosa i poeti leggeranno, così come i poeti non sapranno cosa i musicisti suoneranno tanto meno si saprà quali colori andranno ad imprimersi sulla tela". Il tutto in una influenza reciproca della musica della poesia e della pittura.
- La Banda a vapore, accattivante progetto nato nel 2003 su iniziativa di Roberto Boccardo con il proposito di rivisitare i principali autori della musica italiana "fermandosi in tutte le stazioni". Accattivante non solo perché gli spettacoli iniziano simulando la partenza di un treno di cui La Banda a Vapore è l'immaginaria locomotiva, ma soprattutto perché, proprio come un passeggero, il pubblico viene coinvolto in un viaggio che attraverso i variegati panorami della canzone d'autore approda ad orizzonti jazz sopra i binari di una assoluta originalità.
- I pistoiesi Lily Road concluderanno l'evento; i quattro emokids, accompagnati dal vj-set degli amici.Influx, tradurranno le loro energie e i loro più profondi sentimenti nelle melodie di un hard-core tutto emozionale.
CODEC Artè il capitolo di CODEC 0.1 dedicato alle arti visive: installazioni, scultura, video, fotografia, pittura, tutte le forme artistiche senza esclusioni. Gli spazi del Melos, ospiteranno le opere realizzate dagli artisti, che saranno visitabili in entrambe le serate. Gli artisti invitati sono:
- Anonymous Art, duo di giovani artisti livornesi, sempre alla ricerca di nuovi linguaggi comunicativi che colpiscono il fruitore nei suoi sentimenti più intimi; presentano il video "Wash your sins", una confessione simbolica che indaga sul concetto di macchia peccato, annullando con l'allegorico lavaggio la colpa impressa.
- Cane Capovolto, gruppo fondato a Catania nel 1991; la loro
ricerca passa attraverso varie ricerche audiovisive che privilegiano
la matrice scientifica della comunicazione e soprattutto la risposta
che provoca nello spettatore. Il cinema super-8, lavori di montaggio
che praticano la "dissonanza cognitiva" (i video "Plagium"),
un'interpretazione cinematografica del Radiogramma (dagli esercizi di
stile alla costruzione del testo attraverso la riproduzione casuale
del lettore cd), il progetto "Stereo" (un sistema di classificazione
di immagini, suoni e diversi formati di ripresa), il video "Impero" e
falsi spot radiofonici che analizzano la "guerra" ed "il nuovo ordine
mondiale", l'installazione urbana "Nemico interno" (con equipaggi di
15 viaggiatori con walkman), costituiscono elementi che hanno
esplorato trasversalmente audio e video nell'arco di 12 anni di
attività. Cane Capovolto pubblica autonomamente cortometraggi e
film-acustici in due linee editoriali: "Il futuro è obsoleto" e "Film
acustici". Non possiamo ignorare la funzione repressiva dell'arte in
una società che ha un disperato bisogno di astrazione e creatività
per sopravvivere. Il loro lavoro è il prodotto di questa
consapevolezza.
- Giacomo Bonciolini, presenta una video-installazione realizzata appositamente per il festival: "Lo spirito dell'aria" dedicata al vento e alle sue manifestazioni. Ambientata nella riserva naturalistica del Padule di Fucecchio, la video-installazione nasce da un'idea, un’intuizione che ha portato l'autore più volte nella zona paludosa nel corso degli anni, all'inseguimento di qualcosa di indefinito che forse riesce ad emergere, nella scomposizione-ricostruzione operata. Tecnicamente il lavoro nasce dalle esperienze che l'autore ha effettuato con le sculture sonore, il video e la fotografia nel corso degli anni '70-'80. Esperienza arricchita dal recente lavoro del "Giardino Sonoro", realizzato con gli artisti e i musicisti del gruppo Timet, in una collaborazione durata circa due anni.
- Piero Ceragioli, vive fra Pisa, Firenze, Pistoia e Paraty in Brasile. Artista di grande forza espressiva, i suoi lavori, permeati di un'energia primordiale, quasi tribale, emergono dalla forza bruta del caos. Talvolta la loro connotazione è quella di una protesta urlata, altre volte, come nel lavoro che espone in questa occasione, si esprimono con l'eleganza di una venere della foresta.
- Enzo Correnti, performer, si esibirà in "Pit stop per la non violenza" utilizzando lunghi rotoli di carta per creare la sua opera, coinvolgendo il pubblico presente come per inglobarlo in una grande scultura vivente, in un inno alla non violenza;
- Ignazio Fresu,
scultore, attivo dal 1976 sia in Italia sia all'estero, presenterà
un'installazione intitolata "Tutte le cose che abbiamo visto e preso,
le lasciamo; quelle che non abbiamo visto ne preso; le portiamo con
noi". Il titolo, è tratto da un frammento di Eraclito che ripropone
come enigma sulla conoscenza dell'immediato: l'inganno in cui gli
uomini cadono riguardo alla conoscenza delle cose manifeste, è il non
riconoscimento dell'unità e della reciproca implicazione degli
opposti, qui esemplificati dalla doppia congiunzione-opposizione
vedere-prendere/non vedere-non prendere;
- Lorena Sireno, Artista nata
a Livorno, lavora a Pisa. Propone una piccola istallazione costituita
da due superfici in relazione tra loro. Su di una sono disposte
alcune piccole girandole colorate mosse da un ventilatore. sull'altra
è disegnato un percorso immaginario disseminato di piccoli sportelli
con occhi e orecchie che vuole essere un'invito all'ascolto.