a cura di Marco Tagliafierro e Riccardo Lisi
vernissage il 24 settembre ore 20.00
dalle ore 22.00 in sala Ctonia
visual di Matteo Tontini, dj set di Ken Imamura
l'esposizione sarà aperta al pubblico
fino a martedì 25 ottobre 2005
la fabbrica, Losone
via Locarno 43a / Losone / Svizzera
www.lafabbrica.ch / lafabbrica@bluewin.ch
Chi o che cosa è grantorino75? È il protagonista del sito web realizzato da
un giovane artista di Cesena, e il nome proviene da qualcosa che non molti
possono ricordare: un particolare di un elemento della cultura televisiva
della nostra infanzia o gioventù.
Grantorino75 è il nome dell'auto che i detective Starsky e Hutch spingevano
all'inseguimento di pericolosi malviventi - invero oggi tutti personaggi
assai ingenui e “teneri” nel ricordo.
Il sito funge da "condensatore", antologia di icone, ambienti e riferimenti
sociali e temporali che Tontini riprende in opere, performance ed
installazioni ogni volta pensati appositamente per gli spazi che han colto
la freschezza proteiforme del suo lavoro.
Cito Andrea Lissoni: "Grantorino75 è una saga. Nessuno può dire esattamente cosa o chi sia, soprattutto cosa rappresenti. E' il viaggio iridescente e
sbilenco di qualcuno in un territorio disassato, sbriciolato ma anche
magnificamente fluido. Grantorino75 conosce molto bene il mondo, il
presente, il passato. I suoi strati, soprattutto le sue incrostazioni più
insospettabili."
La sua prima esposizione svizzera è curata anche dal giovane critico Marco
Tagliafierro che così scrive: "Matteo Tontini, classe 1969, tiene ben salde
le radici della sua indagine estetica nella Bologna degli anni a cavallo tra
Ottanta e Novanta. Proprio in quegli anni e proprio nel capoluogo emiliano
assiste ad un interessante incontro tra il graffitismo e la prima computer
art; in seguito internet aprirà un nuovo mondo e con esso infinite
possibilità di ricerca anche e soprattutto per gli stessi graffitisti.
Matteo Tontini inizia proprio sviluppando una serie di suoi segni ma ben
presto si sposta verso l'oggetto, oggetti che depone vicino a palazzi,
fabbriche, magazzini, non necessariamente dismessi. Edifici con i quali
questi oggetti innescano profonde relazioni ancora segniche. Una pittura "fredda" viene a costituire la fase successiva del suo lavoro: algide
architetture incontrano profili e sagome umane.
Parallelamente Matteo Tontini lavora ad una rivista web, veramente pioniera.
L'evoluzione del graffito nel senso della web art non fu un episodio solo
bolognese ma qui si aggiunse l'interesse per la politica o per la
fantapolitica da parte di molti di quei "ragazzi".
Da tutto questo emerge il ciclopico lavoro che sta impegnando Matteo
Tontini in questi ultimi anni. Una saga per immagini rapite dal web e
montate in un sito ancora online. Questo sito è realizzato con una tecnica che ormai può essere considerata
un vintage del web: il gif animato. Scene costruite per layers in un modo
che ricorda la lavorazione delle animazioni tradizionali, allo stesso tempo
una pratica estremamente digitale, tipica dei programmi di fotoritocco in
cui, appunto, lo spazio di lavoro è strutturato per layers. La
stratificazione per livelli, rappresentata anche dall'estrusione di oggetti
fisici dal web, come metodo narrativo richiede ai lettori una collaborazione
nel collegare i vari oggetti in base alla loro posizione nello spazio,
piuttosto che nel tempo."
Dopo la cena con artisti e appassionati, ci si sposterà nella sala
sotterranea Ctonia dove i visual di Matteo Tontini - percorsi appositamente
scelti nel sito – saranno sonorizzati dal dj e selector svizzero-nipponico
Ken Imamura.