PIAZZA DEL POPOLO E DINTORNI
38° Premio Vasto d'Arte Contemporanea
Piazza del Popolo e dintorni
La scuola romana degli anni sessanta
a cura di Maurizio Calvesi e Alberto Dambruoso
Musei Civici in Palazzo d'Avalos - Vasto
dal 16 luglio al 16 ottobre 2005
Artisti in mostra:
Franco Angeli, Gianfranco Baruchello, Umberto Bignardi, Mario Ceroli, Claudio Cintoli, Gino De Dominicis, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Domenico Gnoli, Jannis Kounellis, Francesco Lo Savio, Sergio Lombardo, Renato Mambor, Gino Marotta, Titina Maselli, Eliseo Mattiacci, Fabio Mauri, Pino Pascali, Luca Patella, Vettor Pisani, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Cesare Tacchi, Giuseppe Uncini
"Piazza del Popolo fu, fondamentalmente, una comunità di artisti che aveva inteso il proprio lavoro come un iter salvifico, in grado di preservare l'individuo da tutti quei fattori che tendevano a farne uno strumento passivo del funzionamento globale. Fu al contempo l'idea che l'arte dovesse rispondere essenzialmente ai bisogni supremi di libertà dell'essere, estranea quindi alle logiche strategiche mercantili" (Dambruoso dal catalogo)
Scuola di piazza del Popolo è il nome ormai universalmente accreditato per quel gruppo di artisti che, operando a Roma negli anni Sessanta, condussero ricerche innovative che prendevano le mosse da artisti come Burri o Fontana indirizzandosi in una direzione che risultò parallela alle contemporanee sperimentazioni della Pop Art negli Stati Uniti d'America. Nella storia della pittura italiana del XX secolo, la Scuola di piazza del Popolo è ormai una delle tappe più note e apprezzate, dopo il Futurismo, la Metafisica, il Novecento, L'Astrattismo e l'Informale, e prima dell'Arte Povera (che della Scuola di piazza del Popolo è in parte una derivazione) e di altri movimenti come la Transavanguardia e l'Anacronismo.
La mostra in progetto a Vasto è curata da Maurizio Calvesi, il critico che più di ogni altro ha partecipato alle vicende della Scuola di piazza del Popolo, e intende dare un'adeguata testimonianza dell'attività di questi artisti, che saranno rappresentati con due o tre opere a testa, in modo da ricostruire in modo esaustivo il clima e le ricerche di quel fecondo decennio. Accanto ai più classici esponenti della "Scuola di piazza del Popolo", come Schifano, Festa e Angeli, Uncini e Lo Savio, Tacchi, Mambor e Lombardo, Giosetta Fioroni, Ceroli, Pascali e Kounellis, la mostra intende presentare anche gli artisti (pur sempre romani) che a questo genere di ricerche si sono avvicinati, talvolta precorrendole (come il pittore Mimmo Rotella), da Mauri a Bignardi, alla Maselli, a Cintoli, a Marotta, a Baruchello, a Patella, a Gnoli, offrendo così un panorama più completo di quello che è stato presentato in alcune mostre recenti, parziali o complessive, del Movimento. A questo importante allargamento allude il titolo "Piazza del Popolo e dintorni", seguito dal sottotitolo "La scuola romana degli anni Sessanta".
L'ingresso alla mostra è gratuito.