Una grande collettiva di 12 artisti, vincitori e segnalati del Festival
Iceberg 2007.
La Galleria d'Arte 18 offre i suoi spazi ai giovani artisti ospitando una mostra
che vanta il patrocinio del Comune di Bologna e che sarà presentata -
giovedì 28 giugno, alle 21.00 - dal professor Franchino Falsetti.
Con il patrocinio di:
Comune di Bologna, Iceberg, Giraldi Editore
SEZIONE ARTI PLASTICHE
Davide Anni
Nato a San Pietroburgo, figlio di operai e nipote di deportati della seconda
guerra mondiale, era molto giovane quando è sfuggito al socialismo russo
con la famiglia e ha ottenuto nazionalità e passaporto italiano. Diplomato
da grafico pubblicitario presso l'Accademia di Bologna, fa parte del gruppo
di ricerca Cocacolas Company basato sulla filosofia del copy-left. Ha partecipato
a diversi festival e premi, tra i quali ‘Venice Europe' over media
festival, l''Home work festival al museo della musica', al
‘premio Dams', al ‘concorso internazionale delle performance'
di Trento e all'Open MEM Festival di Bilbao. Partecipa alla collettiva
con un'installazione audiovisuale multischermo a narrazione multipla e
continua.
Francesco Di Tillo
Laureato all'Accademia di Belle Arti di Bologna. La sua parabola artistica
nasce dalla lettura di Estètique relationelle. Vanta diverse partecipazioni
a collettive in Italia – tra le altre, presso l'Hype Gallery di
Milano, il Palazzo Nuovo di Torino, e la Domus Contemporary Art Gallery di Roma
- e all'estero, in particolare la sua attività si è svolta
a Berlino (Galerie Danziker e UDK). Partecipa alla collettiva della Galleria
18 con un progetto che si intitola ‘Finestra (aria fresca)': un'analisi
di uno dei temi – la finestra – più cari alla ricerca artistica
novecentesca, il luogo che segna la soglia tra il concreto e l'immaginazione
viene indagato con tono ironico per suscitare diverse ipotesi di lettura.
Giulia Ravazzolo
Nata ad Arzignano nel 1980 ,diplomata nel 2005 all'accademia di Belle
Arti di Bologna, vincitrice di molte borse di studio per diversi workshop tenuti
alla Sommers Academy Fur Bildende Kunst a Salisburgo tra cui, con Rona Pondik
di New York nel 1998, con Jeoffrey Hendrix di New York e Gunter Undemburg di
Monaco nel 1999, con Paloma Navares di Madrid nel 2000. Nel 2007 viene selezionata
per il festival di Iceberg a Bologna. Nel 2003 ha conseguito la borsa di studio
Erasmus alla Wimbledon School of Art di Londra. Inoltre ancora giovanissima
nel 1999 vince il premio Borriero instituito dalla famiglia Borriero dopo la
morte dei due famosi fratelli artisti. Una giovane artista, che sta portando
avanti il suo lavoro in una direzione ben precisa attraverso un espressività
che va aprendosi sempre più verso l'esterno. In cantiere una mostra che
sarà un work in progress di progetti che si relazionano tra loro in uno
spazio insonorizzato in cui, attraverso l'esperienza sensoriale, il visitatore
si rende parte attiva dell'opera. Un percorso che segna uno sviluppo contemporaneo
dell'esperienza Fluxus, una curiosità intellettuale che l'ha
condotta verso gli sviluppi più recenti del linguaggio artistico. Partecipa
alla collettiva con un'installazione multimediale per la realizzazione
di un giardino sonoro sulla ‘dittatura dell'amore'.
Andrés Galeano
Laureato in filosofia, si è poi dedicato agli studi di fotografia e di
scenografia, questi ultimi presso l'Accademia Bolognese. Lavora soprattutto
con la fotografia e il video. In ambito fotografico è particolarmente
dedito al ritratto,
l' autoritratto, e la foto-sequenza fatta libro: il “pollicinema”.
In ambito video si occupa di animazioni, video-installazioni, video-performance
e di found footage con materiale Super8. Ha tenuto mostre fotografiche personali
a Stoccarda (Nanas alla Galerie Hausgeburt e D. P. I. alla Treffpunktgalerie)
e diverse collettive in giro per l'Europa, tra Francia e Germania. Partecipa
alla collettiva presso la Galleria d'Arte 18 con un'installazione
multimediale dal titolo ‘Guardarsi l'ombelico', che fa parte
di una serie di lavori che riflettono sul dentro/fuori come punto di partenza.
SEZIONE ILLUSTRAZIONE
Chiara Dattola
Diplomata in illustrazione all'Istituto Europeo di design, ha frequentato
la scuola estiva di illustrazione di Sàrmede seguendo due corsi tenuti
da Linda Wolsgruber e il corso di ‘Design tipografico' alla scuola
Bauer di Milano. Vanta diverse collaborazioni con case editrici italiane e straniere
oltre che con importanti riviste, tra le quali 24 Magazine ,Gioia, Top Girl,
Mamma moderna, Psycologies, Elle Italia, Mondodomani (rivista Unicef), Internazionale,
Sole 24Ore e le spagnole Delibros e Lateral. Collabora con studi di design,
agenzie di comunicazione e di pubblicità. Nel 2006 e nel 2007 ha ottenuto
due Award dall'Associazione Illustratori italiana ed è apparsa
nei due rispettivi Annual. Partecipa alla collettiva della Galleria 18 con delle
illustrazioni e un progetto di libro, dal titolo ‘Ritratti passeggeri'
che i visitatori potranno leggere e guardare. Il suo progetto nasce dallo studio
del volto, prefiggendosi di compiere un ritratto delle emozioni, partendo dalla
riflessione pirandelliana secondo cui sono esse stesse a renderci diversi agli
occhi degli altri.
Tommaso Gorla
Un lavoro prevalentemente figurativo-illustrativo che comprende diverse tecniche:
dall'illustrazione tradizionale all'animazione, dall'incisione
alla serigrafia. Lavora, infatti, anche nel campo delle arti applicate, con
la realizzazione di locandine, poster, loghi, copertine di dischi e collabora
con diverse associazioni culturali e proposte del panorama musicale indipendente
italiano ed estero. Vanta diverse mostre personali e collettive tra Bologna,
Milano e Verona. Per la Galleria 18 ha preparato cinque stampe di incisione
ad acquaforte: un lavoro dai tratti estremamente dinamici, pur presentandosi
attraverso i caratteri dell'incisione tradizionale.
Yuko Aoki
Diplomata maestra d'arte presso l'Università statale di Yokohama,
ha fatto esperienza di lavoro artistico coi bambini. In Italia, a Faenza, dopo
un lungo periodo di lavoro con l'argilla basato sulla rappresentazione
della figura umana, ha iniziato a dedicarsi all'arte dell'incisione.
Il mondo di Yuko è fatto di animali delle favole; un mondo vicino sia
alla tradizione nipponica, che a quella inglese delle illustrazioni per l'infanzia,
ma senza alcuna leziosità. Di nipponico infatti c'è la durezza
della rappresentazione dei sogni, che possono essere incubi e gli animaletti
tanto graziosi, che possono essere demoni. Per la collettiva presso la Galleria
18, infatti, ha pensato ad una serie di incisioni legate tra loro con uno spago
che racchiudono il suo mondo di animali delle favole. Ha partecipato a diverse
mostre sia personali che collettive, in Italia e in Giappone.
Daniele Pasquetti
Viene dall'Accademia di Belle Arti di Brera e da un corso di fumetto alla
Scuola di Arti Applicate del Castello Sforzesco, trampolino per il suo ingresso
nel sottogruppo giovane dei fumettisti indipendenti dei cani (www.arfarf.it
) con i quali ha stampato un fumetto da lui sceneggiato e disegnato. Nei suoi
lavori ricorrono tematiche legate al mondo surreale, grottesco, orrifico e fantascientifico.
Per la Galleria 18 ha pensato ad un disegno con tecnica inchiostro su carta
puntando ad un approccio diretto con lo spettatore, come uno specchio in cui
cercare un proprio alter ego.
SEZIONE FOTOGRAFICA REPORTAGE
Lorenzo Pondrelli
Il reportage è la sua passione ma sperimenta anche opere più formali.
Sfrutta tutte le nuove tecnologie di ripresa digitali ma continua il lavoro
con la fotografia tradizionale, in particolare il bianco e nero che permette
di curare l'intero processo di stampa. I suoi lavori sono ispirati dai
tre colossi storici della fotografia: Robert Capa, Luc Bresson e James Natchwey.
Ha partecipato recentemente alla mostra collettiva ‘Colossi nascosti'
e, tra le varie opere da lui realizzate c'è un reportage del G8
di Genova. Per la Galleria 18 presenta tre ritratti della serie ‘Luci
del mondo', un lavoro che sta portando avanti da molto tempo in cui sta
raccogliendo foto di visi, in particolare occhi di bambini, da tutto il mondo.
In uno dei suoi libri, Domenique Lapierre, scrive di poter quasi veder negli
occhi dei bambini indiani “tutte le luci del mondo”.
Filippo Massellani
Ha cominciato a fotografare 6 anni fa, collaborando come assistente di un fotografo
di scena. Il suo principale interesse fotografico è nel reportage ‘sociale',
che ha coltivato collaborando con alcuni siti internet e diverse Ong che si
occupano di tematiche sociali. Il progetto che ha preparato per la Galleria
18 si intitola ‘Vera': sette fotografie in cui racconta la storia
di una prostituta costretta sulla Domitiana, strada tristemente famosa per essere
il feudo dei clan camorristici di Casal di Principe. Una vita, quella di Vera,
che l'artista racconta in bianco e nero, come i fantasmi che la divorano.
Gemis Luciani
Si è formato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, studiando
fotografia. La sua è una tecnica basata sul meccanismo dell'interrogazione,
attraverso il quale scruta i suoi soggetti: il risultato sono delle istantanee
nate dal suo occhio fisso sul mondo. La peculiarità della sua ricerca
lo ha introdotto in diversi circuiti espositivi, tra i quali ‘la Metamorfosi'
al Museo Nazionale d'Arte Moderna Vittoria Colonna di Pescara, nel 2004;
‘The Photograph of Dorian Gray' alla galleria Perform Contemporary
Art di La Spezia e il “Fotoesordio” all'Università
Tor Vergata di Roma nel 2005; ha partecipato al ‘Premio Nomade'
e al “Premio SAMP' presso la Pinacoteca nazionale Bologna nel 2006.
Tra le personali: ‘Gemis' all'interno di ‘Rassegna di
Arte Contemporanea e di Ricerca' allo Zoocafe di Bologna nel 2005 ed ‘Enschede_Urban_Space'
al MODO infoshop di Bologna nel 2007. Per la Galleria 18 presenta due fotografie
del progetto ‘Presenze'.
SEZIONE FOTOGRAFICA ARTEGRUPPO PETRI &PASELLI
Luciano Paselli & Matteo Tommaso Petri
Un connubio artistico iniziato sin da bambini, da quando Luciano Paselli e Matteo
Tommaso Petri hanno iniziato a condividere la passione per gli oggetti di design.
Luciano Paselli, laureatosi in Arte Contemporanea al Dams, ha seguito diversi
corsi di formazione di tecnica fotografica, specializzandosi in fotografia di
teatro. Matteo Petri, dopo una laurea in ingegneria informatica, ha iniziato
a dedicarsi al jazz e alla fotografia digitale. I loro soggetti preferiti sono
gli oggetti raccolti in cui si identificano. Attraverso la serializzazione e
la trasformazione quasi compulsiva dell'oggetto ricercano con la fotografia
lo sfasamento tra la realtà conosciuta e un immaginario fantastico e
non stereotipato. Sono loro i vincitori del Premio Iceberg 2007 sezione Fotografia
d'arte. Tra le loro esposizioni, la collettiva “Colossi nascosti”
presso la Galleria Ta Matete di Bologna. Collaborano inoltre con la rivista
d'arte FMR. Per la collettiva in Galleria 18 presentano ‘Amici d'infanzia',
un progetto di 4 fotografie il di cui tema è la prima forma di amicizia
per il bambino, quella con il proprio giocattolo. Un oggetto ‘umanizzato'
che, con l'età adulta, viene rimosso. Nelle foto di ‘Amici di infanzia'
i due artisti raccontano dello sfasamento che si crea nel mondo degli adulti
nel ricordo, una sorta di lapide ai caduti dove i primi amici di ognuno di noi
vengono celebrati e ricordati.
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