Live Performers Meeting 08 / Report

In attesa della nuova edizione di Live Performers Meeting, un report sulla quattro-giorni 2008.


Analisi quinta edizione LPM 2008 Live Performers Meeting
29, 30, 31 maggio, 1 giugno 2008

LPM | Live Performers Meeting
Il progetto LPM nasce nel 2004 col proposito di rispondere all'esigenza di creare un ambito spazio-temporale di riferimento nel quale fosse possibile incontrarsi, conoscersi e condividere le esperienze legate al vjing. Oggi LPM è un meeting internazionale per artisti, esperti ed appassionati di veejaying , visual e video live performance.

Quinta Edizione
LPM 2008 ha chiuso con strepitoso successo le porte di questa sua quinta edizione, ampliandosi negli spazi e nei contenuti. Una storica sede d'eccezione, il Macello IV del Mattatoio di Testaccio a Roma , ha ospitato le quattro giornate di Meeting, con un programma ricco di performance A/V, workshop e showcase di progetti, software e prodotti all'avanguardia. Quattro il numero delle giornate, ciascuna dedicata e differenti tematiche: Digital Freedoms, 8 Bit/Eletrropop, Breakbeat/Techno/Electro, Visual Genders.

Per la Digital Freedoms session, dedicata alle libertà digitali: La Degradarte, "Quando, come e perché da una normativa sul diritto d'autore nasce una provocazione artistica e culturale." Tra i i Vj protagonisti: Ser ( Spagna/Germania), vj che ha collaborato con artisti del calibro di Ellen Allien, Dj Hell, Rush, Fangoria, Moby, con la performance Input data, ispirata all'enorme quantità di giga bit che la sua massa celebrale è costretta a ingurgitare quotidianamente; Dr Mo. (UK), fotografo e regista di video musicali, con Space travel: un'infinità di scatti fotografici di tutte le città del mondo che ha visitato. Tra i workshop: freej o.s. Videomixer.

Per l'Elettropop/8 bit session : LeCollagiste (Francia) con VeeJinima , visual ispirato ad un videogioco immaginario; Hiroshima Denryoku (Giappone), collettivo Techno Giapponese; Synesthete (Turchia) con Signal to Noise, performance che documenta l'energia sprigionata dalle piante; i l duo di Vj Visuallab da Bologna, con Is you: omaggio all'artista francese Sophie Calle, premiata alla scorsa edizione della Biennale di Venezia. Inoltre: DJ TheSAD (Milano), Loco y Libra (Barcellona/Londra) KlipMan (Roma).

Per la BreakBeat/Elettro/Tekno session: Toby Spark, uno dei più importanti Vj a livello mondiale e fondatore di Avit, storico festival inglese ora network di Festival ed eventi internazionali dedicati al live video; Homemade, progetto francese che mira ad affrontare l'arte visiva con approcci interdisciplinari, con Just Alice 02, una performance ispirata al mondo fiabesco e allucinatorio di Alice nel Paese delle Meravigli e . Inoltre: VJ Tintin (Marsiglia), Brandy Alexander Project (Londra).

Visual Genders è il tema dell'ultima giornata, con visual dedicati al mondoQueer e alla labilità di confini tra generi sessuali. Tra i protagonisti: Polivisioni, collettivo di Vj cagliaritano con Ero/sono; Strap on Dildo, collettivo francese di artisti visuali, musicisti, performers, ballerini e sex workers. E ancora, il lancio del contest organizzato da AMORE, con in palio la possibilità di esibirsi ad Amore 09, uno dei più importanti eventi di elettronica a livello mondiale. Tra i Vj protagonisti della scena queer romana: Infidel, vj resident di Phag Off; Paco Nazim, vj di Amigdala e della Roboterie; RedNikita plus Vivel. Tra i Dj: Hugo Sancez e Warbear (vj residents di Phag Off). In fine, le premiazioni del contest Degradarte, in cui i vj, utilizzando esclusivamente immagini degradate, hanno improvvisato un video di tre minuti ispirato al film Zatoichi di Takeshi Kitano. In palio un Codanova controller midi di ultima tecnologia.