FROM AFRIKAN RAP TO GLOBAL HIP-HOP

Ad U-Net mi lega una grande e bella amicizia nonchè tre settimane di girovagare dentro e fuori New York City, tra incontri con collettivi universitari, proiezioni, incontri su vecchio e nuovo movimento afro-americano e portoricano, colloqui in carcere con detenuti che i vari governi statunitensi si sono sempre preoccupati di tenere nascosti, letture, caffè orribili e la metro che porta dall'estremo Queens verso il centro. Quella volta eravamo arrivati da poco con l'aereo e le persone che ci avrebbero ospitato già si erano preoccupate di prendere per noi i biglietti dell'autubus che da lì a poche ore sarebbe partito per Auburn. Sicuramente ci lega la musica hip-hop, tutta l'infinita cultura che supporta la doppiaH. Ci lega la scrittura. Il confronto. Continuo. La storia. Quella non scritta ma troppo spesso solo raccontata. O colorata sui muri grigi e sporchi. Le Pantenere Nere. La necessità di sopravvivere. E molto, molto altro ancora. Uhm, strano. Dovrei scrivere di una rassegna di 4 giorni che si terrà a Milano e invece parlo di un fratello per me.

Credo che U_net si meriti più di chiunque altro questo incipit. Non che una premsessa scritta dal sottoscritto possa avere qualche particolare e prezioso valore. Si, lo so. Lo sbattimento per mettere in piedi questa importante iniziativa è sicuramente collettiva. E non potrebbe essere altrimenti. Tuttavia desidero, almeno per una volta, ringraziare personalmente U_Net per tutto il lavoro quotidiano che svolge, attraverso propri articoli e traduzioni varie. Non ultimo il lavorone svolto per il Black Panther Party Film Festival. E se passate da Milano tra giovedì 13 e domenica 16 Marzo 2003, beh andate a seguire gli incontri, le proiezioni e i live set di "From Afrikan rap to global Hip-Hop". Ne varrà sicuramente la pena. Interverranno, tra gli altri: Zulù dei 99 Posse, Darius James - scrittore e poeta newyorkese che si esibirà in una performance di slam poetry -, i francesi Sista Micky e Dj Rebel (membri del gruppo marsigliese Guest Clique) e i milanesi "girapiatti" 2Fast, Pandaj e Leleprox.
Supportate sempre l'underground perchè è l'underground che spinge sempre in avanti.
(jacklamotta)

COMUNICATO STAMPA

FROM AFRIKAN RAP TO GLOBAL HIP-HOP

From Afrikan Rap to Global Hip Hop
13-16 marzo 2003
C.S.O.A. Cox 18, Via Conchetta - 18 Milano

Bronx, 1976, nel cuore del ghetto statunitense sta per cominciare un block party.
Il principio è semplice: ci si allaccia abusivamente al lampione, si sistema il sound system ed arriva il DJ con la sua valigetta di 45 giri e di maxi-single del mistero.
Nella folla danzante si creano spazi liberati dove B-boy e B-girl si confrontano in evoluzioni e passi di break dance. Il DJ esalta il break, quell’effetto ritmico in cui il tutto decresce a favore del beat, e reinventa i brani mixandoli fra loro per tenere il pubblico sotto pressione.
Nel nuovo spazio sonoro, l’MC incalza con interventi sempre più complessi, da semplici slogan a veri e propri testi ritmati.
Mentre la Disco Music invade le onde radio e monopolizza il sound dei club ‘In’ di Manhattan, il ghetto nero inventa una nuova musica, un nuovo stile il cui unico segnale culturale visibile è costituito dai graffiti murali.

2003: L’Hip Hop rappresenta un genere musicale che produce profitti per oltre cinque miliardi di dollari. Questo fenomeno culturale è diventato uno dei principali prodotti di esportazione dell’industria culturale statunitense.
La musica rap e la cultura hip hop rappresentano il fenomeno culturale più importante del panorama statunitense contemporaneo, un fenomeno nel quale la cultura di strada, le condizione oggettive di vita delineano l'identità individuale e collettiva di una intera generazione. Dalla moda all'arte, dal cinema alla danza, la cultura hip hop rappresenta un importante strumento di comunicazione, d’espressione di opinioni ed atteggiamenti, di analisi della vita urbana contemporanea.
Virtualmente in ogni città del pianeta, ci sono comunità hip hop e questi giovani non hanno semplicemente adottato lo stile musicale caratterizzato da bassi potenti, giochi di parole e testi in rima, ma si sono appropriati di una moda, di atteggiamenti e di uno slang propri della gioventù di colore che creò e plasmò questa cultura.

Deejaying, MCeeing, Breakdancing e Graffitti Writing: dal 13 al 16 Marzo 2003, in COX18.
Ripercorreremo la nascita e lo sviluppo della cultura Hip Hop. Nel corso di quattro giornate si intrecceranno e sovrapporranno percorsi di analisi profondamente differenti tra loro: dalle testimonianze dirette e dai film e video inediti a performance e concerti. Attraverso la testimonianza di ospiti di rilievo del panorama Hip Hop francese e italiano, vedremo i modi in cui questo fenomeno culturale si è diffuso nel mondo.

Riferimenti:
- «From Afrikan Rap to Global Hip Hop»
C.S.O.A. Cox 18, via Conchetta 18
Dalle ore 23 in poi
Ingresso: 3,50 euro