(a cura di Nazario Graziano | ngdesign )
Porta il titolo de "Il corpo elettrico" la decima edizione di Fuori Luogo, iniziativa artistico-culturale molisana che ogni anno si rinnova, allarga i propri confini e suscita sempre maggiore interesse.
Per questa decima edizione, una location nuova ed affascinatne, Palazzo Chiarulli a Ferrazzano, piccola comunità alle porte di Campobasso.
E' nelle stanze di questo antico palazzo che "Il corpo elettrico" prende vita, attraverso, una serie di opere diverse per genere ed espressione ma accomunate nel mezzo espressivo: il video, scelto ed utilizzato da ogni artista in maniera personale. Ogni stanza del palazzo apre có un piccolo mondo, un filo rosso che lega l'artista al video e che diviene un tutt'uno con i visitatori, immobili ed attenti davanti allo schermo.
Il percorso parte sul triciclo "rubato" a Kubrick da Heinrich Gresbeck, maestro nel taglio di fotogrammi di film storici, reinterpretati e decontestualizzati dallo scenario originale. E' il tema familiare quello toccato invece da Mario Sasso con due opere sospese tra tecnologia e filmato amatoriale. Oscura ed inquietante l'opera di di Francesco Carone, esperto manipolatore di pellicole storiche, sdoppiate, accelerate e magicamente fuse con sonorità elettroniche. E' proprio intorno alla musica che gira l'arte di Floria Sigismondi, creatrice di scenari gotici e decadenti come quello realizzato per la band islandese dei Sigur Ṛs e presentato a "Fuori Luogo". GIovanile ed attuale anche il cartoon "Pepita" di Iaia Filiberti, cortometraggio che "mette in scena" ansie e problemi di una trentenne "moderna". Anche Federico Solmi sceglie il disegno, lo schizzo a mano libera, per raccontare la vita e la morte (!) dell'eroe italiano Rocco Siffredi, in una divertente ed ironica apologia del mito hard.
Esplora l'universo del 3D, Silvano Tessarollo, in un videoin cui strane creature scheletricheprendono vita da rami e radici. Anche nel video di Fausto Colavecchia è la natura ad essere protagonist, grazie ad uno scarafaggio che crea una danza "naturale" sulle note di un'opera classica gracchiante e polverosa. In bilico tra sperimentazione e cinema d'altri tempi anche l'opera di Andrea Melloni dal titolo "Cubificio Project".
A coronare l'evento l'omaggio a due Maestri molisani che da anni portano con onore il nome della piccola regione del centro Italia in giro per il mondo: Titina Maselli (recentemente scomparsa) e Gino Marotta, a pochi giorni dal suo settantesimo compleanno. Le opere esposte appartenenti ai due maestri si incastonano alla perfezione in un contesto moderno e sperimentale, ricco di luce e colori come quello delle video-opere rappresentate. Un ulteriore motivo d'interesse per visitare la mostra e per i tanti giovani che a sorpresa hanno assistito all'inaugurazione dell'evento, a testimoniare un interesse artistico in crescita ed una fame d'arte che in Molise si avverte con intensità sempre maggiore.