QUANDO LA MUSICA TESSE LA TELA
Intervista a Rinze Van Brug... Che dire, siamo molto contenti che Rinze ci abbia regalato un pò del suo tempo per rispondere ad alcune domande. Noi del resto siamo molto affascinati dalla sua arte ed anche dalla persona... quindi ecco l'intervista informale fatta dal nostro Jacklamotta a Rinze...
D(R: E' un grandissimo piacere e onore per Design(Radar ospitarti per una intervista. Bene, iniziamo dalla prima domanda, quella di rito nelle presentazioni: chi è Rinze Van Brug?
Rinze:
Chi sono?! bella domanda...solo solo un ragazzo di Amsterdam che ora vive a New York City...vado in bici, disegno e dipingo per passare il tempo e per qualche strana ragione ad alcune persone piace quello che faccio...
D(R: Sono veramente molte le domande che vorrei porti, non solo legate al tuo lavoro di artista, ma anche alla tua città di origine (Amsterdam), alla città dove ami tanto stare (New York), che è la stessa città di cui io sono innamorato folle. Lo stesso legame con la musica, che mi vede coinvolto in pieno. Mentre pensavo a come focalizzare le mille cose da porti, ho pensato che potremmo instaurare questo piccolo gioco, a cavallo tra parola e visione e linguaggio e comunicazione. Elementi che si intrecciano tra di loro, esattamente come all'interno di un dipinto o di una opera digitale. Vorrei nominarti delle "parole" e vorrei che tu mi dipingessi con le parole quello che per te rappresentano:
Rinze:
- Amsterdam;
Non mi far venire nostalgia di casa nominandomi Amsterdam, la quale ancora mi manca...è una città fantastica, mi sono divertito molto là, lavorando a Ogilvy e vivendo molto la notte...tutti i miei graffiti sono rimasti là...
- treni di notte;
è strano, quando ero piccolo la sola cosa a cui riuscivo a pensare era fare bombing sui treni con le mie bombolette di spray. Ora i treni non mi interessano più; sono più legato ai muri...vorrei dipingere ogni muro che mi passa sotto gli occhi...
- pittura;
uno strano processo con pennelli e vernice per creare la roba che hai in mente...vorrei che la mia pittura andasse veloce come il mio pensiero...e lo strumento che si avvicina di più a questo rapporto è photoshop.
- musica;
è la cosa che produce maggiore ispirazione sulla terra, a parte le donne! Non sopporto le persone che lavorano in silenzio. Io amo il silenzio sulla cima di una montagna prima di scendere con la mia bike e rischiare la mia vita; ma mentre lavoro adoro il suono dei miei speakers.
- i muri delle città;
ora sono troppo vuoti...sto progettando diversi lavori per il futuro e alcuni li ho già eseguiti...ma le persone qui rovinano il tuo lavoro, non come ad Amsterdam dove le persone rispettano il lavoro degli altri. Qui la gente lo ditrugge...
- arte digitale;
l'adoro specialmente ora che puoi arrivare a stampare su tela ed è eccitante quando la stampa la puoi decorare con un pennello! L'unica cosa che fa schifo è quando vuoi stampare qualcosa di grande che è veramente costoso. E' molto più economico usare la vernice. Io usavo soltanto la stampa digitale quando non era così costosa e l'univo con vera vernice.
- New York City
la città che mi ha dato più ispirazione! credo che ognuno dovrebbe vederla almeno una volta...succedono un sacco di cose a NYC e anche se sei senza soldi ci sono un sacco di cose da vedere e da fare...la cosa più curiosa è che quando hai vissuto lì da un po' ti sembra quasi piccola come Amsterdam.
D(R: Come ha agito sul tipo di stile il forte rapporto interrazziale presente sia in Olanda che a New York? Personalmnete penso che questo sia sempre stato un elemento fondamentale che ha spinto in avanti, trasformandoli di volta in volta, tutti i linguaggi e tutte le arti presenti nelle grande metropoli. Basti pensare alla musica. Non so che cosa tu possa pensare di un gruppo come Urban Dance Squad; io penso che loro abbiano dato vita a quel giro musicale che ha preso il nome di "crossover", cioè mix di culture che mixano stili e ne danno una rilettura nuova. Loro l'hanno fatto anni prima di tanti altri gruppi che poi hanno avuto successo. E questo è successo in Olanda. Non vado oltre perché altrimenti questa questione necessiterebbe per essere sufficientemente approndita di molti libri, e noi invece dobbiamo adeguarci ad una intervista. In ogni caso vorrei sapere la tua opinione rispetto a questo punto.
Rinze: Hai ragione. Amo la fusione di persone, musica e stili, e sono un grande fan degli Urban Dance Squad. Conosci anche gli Asian Dub Foundation? Acoltali! Credo che unendo culture e razze (se ancora pensiamo che le "razze" esistano)le cose più straordinarie possano accadare!Una volta ho visto una donna mezza afroamericana e mezza giapponese, era veramente bellissima! La stessa cosa succede con la musica e l'arte e in tanti altri campi. Forse tra qualche anno le cose saranno così tanto mixate tra di loro che il razzismo non esisterà più. Sarebbe veramente fantastico.
D(R: Veniamo allo specifico della tua arte pittorica. Vorrei sapere quale altro atista ti ha in qualche modo isparitato, nel corso della tua crescita e nella individualizzazione di uno stile tuo personale, anche se come scrivi esattamente tu sul tuo sito è quasi impossibile riuscire a determinare un proprio stile quando si coinvolti da così tanti imput. Chiaro però che io i tuoi lavori li riconosco tra gli altri, al volo...
Rinze: Chi mi ha dato più ispirazione...fammi mettere giù un po' di date:
1985: i film sulla cultura di strada
1987: shoe, delta, bando, mode2, lipkiss
1990: Nevil Brody
1995: David Carson, Misha Klein
2000: Takashi Murakami, Mike Young, Gmunk
2002: Twist, Delta, Mike Young, Phill Frost, date un occhio ai miei links che rimandano a tutti gli artisti che amo!
D(R: A che cosa stai lavorando in questo momento?
Rinze: Ho una mostra a Chelsea in questo momento (terminata il 30 Maggio, ndt). Da un'occhiata sotto "expos" per avere più informazioni. Il mese prossimo ho una mostra a Tokio. Sto facendo molti lavori legati al web e sto progettando di aggiornare Triple-Zero.Com molto presto. Nel prossimo mese voglio fare 50 nuovi quadri. Con uno stile tutto nuovo. E sto dipingendo scarpe dell'adidas e borse Lvt da esportare in Giappone, più un sacco di altre cose.
D(R: Per quanto riguarda invece l'altra faccia della medaglia, come si è sviluppato il tuo rapporto col pc e con l'arte digitale? I tuoi lavori on line è possibili vederli sia sul tuo sito personale che su TripleZero. E a proposito di TripleZero, di che si tratta, visto e considerato che sul sito sono presenti moltissimi lavori ma poche parole?
Rinze: Triple-Zero.Com è nato come esperimento. Guarda l'archivio per la vecchia roba, adesso è molto più organizzato e contiene anche i miei lavori commerciali. Siccome da questa settimana ho anche Rinze.Com, sto pensando di dedicare quest'ultimo alla mia arte, e mettere su Triple-Zero.Com tutto quello che riguarda gli affari, cioè le cose commerciali. Ho fatto Triple-Zero.Com quando stavo ad Amsterdam solo per divertimento, stavo lavorando per Ogilvy così non ne avevo bisogno per il mio lavoro. Adesso Triple-Zero.Com è una agenzia a tutti gli affetti, e dovrò cambiare alcune cose. E' strano come un gioco possa diventare realtà.
D(R: Le mostre. Il 17 Maggio ha preso il via "Designers Showcase" presso il Seiren Studios di New York; esposizione che durerà fino al 30 Maggio. Di che si tratta? Chi espone? Quali sono le differenza che trovi tra esporre in Europa e negli Usa?
Rinze: Io non ho mai esposto in Europa, la odio. E' così snob...Seiren Studios mi chiamò, e a me piace, così l'ho fatto. E' stato strano farlo, ma anche divertente in un certo senso; la sola cosa che fa schifo è che ho dovuto dare il 50% dei profitti alla Galleria. Questa è una delle ragioni per cui non faccio molte mostre, guadagno già abbastanza anche senza farle; la cosa bella ovviamente è che molte persone possono vedere i tuoi lavori, così penso che in qualche modo continuerò a farle.
"Designers Showcase" è una mostra annuale che si tiene a Chelsea, con nuovi giovani artisti di NYC. Adoro il loro show. Hanno tele, sculture, arte digitale, moda, musica, proprio così come deve essere. Stavamo proprio parlando di fusioni...
D(R: Domanda finale, non per questo meno importante: la cosiddetta o le cosdiddette "comunità". Stiamo discutendo molto dentro Design(Radar sul discorso di comunità, sia come finalità che come momento di incontro e interscambio. Tu come hai vissuto e come stai vivendo questo aspetto delle comunità o delle comunità. Luoghi dove le soggettività si incontrano, si confrontano, si esprimono non solo su un piano personale ma anche collettivo. Per altro nel tuo caso sono presenti entrambi gli approcci, quello più classico e quello digitale.
Rinze: Cosa posso dire? Per me non fa differenza, è la stessa cosa...ho lavorato e vissuto in tante comunità; la cosa buffa è che dopo un po' ti accorgi che tutti quanti vanno nella stessa direzione...ho risposto alla tua domanda?
D(R: C'e' qualcosa che vuoi aggiungere?
Rinze: Penso che le persone siano troppo tranquille a proposito della mortalità. Divertiti, fai quello che vuoi fare e fai in modo che nessuno ti fermi dal farlo.