(Riteniamo l'intervista che segue, a cura di ADV e rivolta a Stefano Meneghetti, direttore creativo di E-Tree, interessante per i temi presi in considerazione e speriamo ovviamente possa essere utile per il lavoro di chi quotidianamente opera tra web e design)
Un sito funzionante si basa su una buona tecnologia, che lo rende fruibile, usabile etc, ma a una buona tecnologia va affiancata un’altrettanto buona creatività, come avremmo detto un tempo anche l’occhio vuole la sua parte. Ma, oggi, non è più solo una questione estetica: un buon design significa anche usability, funzionalità dell’interfaccia. E' d'accordo che occorre, dunque, per realizzare un buon sito il giusto mix tra creatività e tecnologia?
Rumble mumble
Direi di no, è come dire che per costruire una buona lavatrice sia sufficiente una forte componente tecnologica rivestita da una scocca molto creativa senza prestare attenzione alle reali esigenze di un fruitore medio come potrebbe essere la tipica mamma italiana. La combinazione tra la tecnologia e la creatività può portare ottimi risultati ma spesso non è sufficiente. La creatività è al servizio dell'uomo, esattamente come la tecnologia. Il nostro atto creativo esige lo stesso impegno.
Un'opera d'arte può limitarsi ad emozionare, mentre un sito Internet deve anche e soprattutto veicolare informazioni e servizi. Questo lo rende un ambito con un proprio specifico anche in termini di linguaggio. La creatività non "si applica" alla tecnologia ma nasce con essa e - cosa che mi emoziona ogni giorno - si esplica in tutte le attività legate alla progettazione di un sito.
A volte mi stupisco di come sanno essere creativi i nostri programmatori o i nostri consulenti di marketing.
Un esempio? Dopo aver parlato con un nostro cliente, decidiamo il tipo di tecnologia che meglio risponde ai suoi bisogni; una volta individuata la soluzione, si procede con il primo atto creativo: il progetto. Sistema di navigazione, funzionalità di pagina, concept ed elementi grafici non sono altro che una diretta conseguenza della stesura del progetto. Nessun mix dunque ma creatività continua e a tutto campo. Esistono molti siti internet che sono dei capolavori di creatività, ma nessuno di loro ha mai potuto prescindere da queste regole compositive.
Soventemente quando si parla di concepire un qualsiasi progetto, indipendentemente che sia legato al mondo internet. emergono termini come: Funzionalità, Usabilità, Ergonomia, Accessibilità, Interattività, ed infine la fatidica creatività che prende il nome di Design. Espressioni che spesso abbiamo sentito pronunciare in più ambienti.
Funzionale
Dal lat. functio¯ne(m), deriv. di fu°nctus, part. pass. di fu°ngi 'adempiere, eseguire'
Che si riferisce alla funzione o al funzionalismo
architettura,arte e design funzionale
Usabile
che si può usare, utilizzabile
Ergonomia
Scienza che studia il rapporto uomo-macchina-ambiente per ottenere il migliore mutuo adattamento. Disciplina che si occupa di ricercare le condizioni ambientali più favorevoli per il lavoratore, in modo che questi possa rendere al massimo col minimo di fatica. Costruito secondo i principi dell'ergonomia: impugnatura ergonomica.
Accessibile
Dal lat. tardo accessibi°le(m)
di facile accesso, raggiungibile, comprensibile
Interattivo
Comp. di inter- e attivo
che interagisce. esercitare un'influenza reciproca
Design
"ovvero come progettare la Gioconda e il rubinetto del mio lavandino"
dal Latino designare: indicare in modo preciso
"Design" è una parola contenitore, presa a prestito dall'inglese/latino, che contiene molti significati, tra loro anche contraddittori.
Industrial Design, Interior Design, furniture design, graphic design, Design dei giardini, Concept Design, Visual Design, Product Design, etc etc...fino ad arrivare al nostro mestiere che è quello di Web Designer ovvero Noi arrotini di pixel.
La continua mutazione dei mercati, della cultura, dei bisogni, porta ad un invecchiamento precoce di qualsiasi progetto. Un web designer avrà sempre più a che fare con rapporti economici globali, mutevoli, complessi, e per questo sempre più legati al marketing. Tutto muta, tutto cambia ad una velocità che cresce esponenzialmente, quarant'anni fa si progettavano automobili che consumavano più di quanto fanno le stesse oggi ma duravano vent'anni, oggi inquinano meno ma durano sei anni perché i mercati sono saturi e bisogna "incentivare" le persone a consumare. Il mercato ha cambiato sicuramente il modo di fare design in generale ma non il suo significato, in quanto da sempre il designer deve mediare tra le esigenze dell'utilizzatore e quelle del cliente. Un progetto web può durare solo pochi mesi, ma questo non significa che il sito non sia ben progettato. Il compito del Web designer è quello di soddisfare i desideri espressi ed inespressi del cliente lavorando in stretta sinergia con il team di sviluppo corroborando il progetto in tutte le sue fasi. Lasciando che le scelte creative vengono sempre solidamente strutturate e congiunte a un contesto di priorità.
Sicuramente per portare a buon fine un progetto il designer deve tener ben in considerazione i possibili rapporti che una persona stabilisce con un progetto multimediale interattivo. Questo si può suddividere in tre criteri:
Emotivo
dell’impatto iniziale, quello dei sensi, che guarda alla forma e alla sensazione che mi trasmette.
Razionale
Il livello razionale presta attenzione alla funzionalità, prestazione e usabilità.
Esperienziale
Un approccio legato molto al concetto di conoscenza determinata dalla fruizione che si acquista con il tempo e l'esercizio. Una sorta di livello di sintesi in cui le emozioni e le considerazioni razionali si fondono e che si crea solo dopo gli altri due. Spesso la cosa migliore è quella di cercare di fondere il livello funzionale, usabile con l'estetica. Generalmente la gradevolezza estetica viene percepita come la conseguenza dell'accuratezza. Purtroppo non sempre un sito che fornisce un servizio utile e che è graficamente piacevole è anche comodo da usare.
Personalmente preferisco un oggetto poco gradevole ma funzionale ad uno bello ma poco usabile.
E’ scomparso, quasi, il sito-vetrina. Il suo posto è stato preso da siti di servizio: ben disegnati, con animazioni e funzionalità grafiche che aiutano la navigazione. La vostra agenzia sicuramente si è segnalata in più occasioni per la realizzazione di siti funzionanti e funzionali: ci può descrivere qualche "case history" da lei ritenuta interessante?
Interessante e stimolante da più punti di vista il lavoro svolto per il progetto "sito corporate RAS". Un sito istituzionale che si è sviluppato su una doppia navigazione. Razionale ed emozionale messi in relazione alla risoluzione dei bisogni. Una navigazione che stimola la ricerca della giusta risposta creando un ambiente esperienziale. Esperienze efficaci che veicolano le informazioni senza che ci sia bisogno di richiedere una pagina specifica. L'obiettivo di partenza era di...
Per la parte commerciale - Avere un sito cosiddetto “cliente-centrico”, di cui la navigazione per bisogni è la massima espressione perché espone l’offerta commerciale in base alle necessità del cliente e non in base al “catalogo”, e quindi alla logica, di RAS. Integrare in un unico sito di Gruppo sia la dimensione istituzionale che l'offerta commerciale complessiva, organizzando quest'ultima secondo una nuova prospettiva: i bisogni del cliente.
Per la parte istituzionale - Ulteriore step di miglioramento della comunicazione istituzionale e finanziaria online, sull’onda di quanto già si sta facendo da diversi anni. Vedi il primo posto nella classifica italiana di Hallversson&Halversson.
Per tutto il sito - Miglioramento grafico e ottimizzazione dei processi di contribuzione. Ripensare l’immagine del Gruppo Ras sul web, coerentemente con il proprio posizionamento di brand e offerta commerciale assicurativa e finanziaria. Proporre una modalità di fruizione dei contenuti web basata sul connubio tra facilità d'uso e elevata qualità dell'esperienza
Dal punto di vista del design c'è stata una forte sinergia con l'ufficio di comunicazione di RAS per far si che il progetto potesse evolversi in armonia con l'identità di gruppo. Nello specifico c'è stata un attività di art direction per gli scatti fotografici lavorando in stretto contatto con il prestigioso fotografo milanese Maurizio Cigognetti con il quale abbiamo ricreato completamente le ambientazioni presenti nel sito.
Concept grafico:
Style:
Dal punto di vista estetico oltre ad una grafica pulita, leggera, curata nel dettaglio, si è cercata una corrispondenza con le soluzioni stilistiche utilizzate nella comunicazione istituzionale RAS. I colori, le sfumature e il taglio arrotondato, vogliono suggerire accoglienza. Non ci sono elementi grafici fini a se stessi che possano distogliere dall'attenzione per i contenuti, o dalla comunicazione.
Colori:
Il grigio. Colore non colore, né scuro nè chiaro. È completamento libero da ogni stimolo o tendenza psicologica. E’ neutro, né soggetto, né oggetto, né interiore, né esteriore, né tensione, né rilassamento.Il GRIGIO è una base da dove partire. Colore neutro che rafforza i messaggi che ospita.
Il Blu RAS.Il blu è entrato nel codice cromatico occidentale solo dopo l’anno mille e l’ha pervaso a tal punto che nel giro di un secolo è diventato il colore caratterizzante del mondo occidentale. Negli esperimenti di associazione verbale effettuati da Verena Kast, l’associazione più frequente evocata dalla parola “blu” fu “cielo, mare”. Il blu dunque esprime la dimensione suprema, elevata, immateriale; con il simbolismo del cielo il blu condivide i significati della trascendenza e dell’ineffabilità, quelli dell’infinito e dell’eternità.Colore del legame tra terrestre e celeste. Colore meditativo.
Verde. Il verde è il colore della crescita. Crescita dell'Io, crescita del processo di maturazione e crescita della sfera intellettuale con tutti i problemi di relazione con gli altri. Con il verde cresce il processo creativo del bambino e con esso si esprime la sua auto affermazione. Nel verde, infatti, c'è determinazione e perseveranza. Pertanto l'uso del verde nei disegni dei bambini è l'espressione di questo bisogno di crescere che investe tutti i piani, dal fisico all'intellettuale.
Arancione. L'arancione è il risultato della mescolanza dei colori rosso e giallo. Il suo contenuto emotivo è il desiderio. E' la percezione delle emozioni da un punto di vista fisico (esplorazione del mondo attraverso i sensi - percepire e provare piacere). E' legato all'energia fisica e mentale, all'attività, alla creatività. L'arancione stimola il movimento, l'indipendenza e la fiducia in sé stessi. La presenza dell'arancione esprime quasi sempre una buona capacità di vivere le proprie scelte. Di solito, lo usano i bambini che non interrompono quanto hanno cominciato, né si fanno distogliere da un loro programma, anche se apparentemente banale..
Pensa che nel prossimo futuro il design avrà un ruolo ancor più dominante, di oggi, nella realizzazione dei siti?
Credo proprio di si, il mercato stesso e le stesse scuole stanno facendo nascere nuove figure professionali. Più complete, capaci di capire e gestire funzionalità, usabilità, grafica, creatività, interattività etc... Il Web Designer sarà sempre più in relazione tra le tecnologie disponibili e le necessità e i desideri umani il tutto nel contesto della cultura quotidiana. Cercando di dare una forma e una struttura migliore ai progetti che sempre più diventano veicolazione di servizi e contenuti. Il linguaggio del Web Designer è una naturale espansione della cultura del progetto nell'ambito degli apparati tecnologici, dei sistemi e delle interfacce con cui si utilizzano, già oggi, nella vita di tutti i giorni (Internet, Cellulari, Bancomat, video display interattivi etc ). Una naturale evoluzione che farà si che il termine Web si staccherà naturalmente per lasciar posto sempre più ad un specificità disciplinare dell'Interaction Design.