DIALOGHI CON FRANCESCO CIONCOLINI

Dialoghi corti con Francesco, fotografo toscano. Ho a che fare con i suoi scatti, magnifici, da un po' di tempo a questa parte, a dir la verità. E sono contento ora che posso approfondire con lui alcune questioni. Prima di tutto: Francesco come racconta e descrive se stesso?

... sono nato in mezzo a negativi b/n, diapositive, e foto da tutte le parti ! a 12 / 13 anni ho iniziato a fotografare, avevo una Minolta ( tutta manuale ) degli anni '70. Ho imparato, fotografando le uscite con gli scout. Poi lentamente dopo i 16 ho iniziato a fare foto sportiva (collaborando con alcune riviste e case automobilistiche) nel frattempo la mia attrezzatura fotografica si era adeguata (tutto elletronico japan). Sono passato ai contrasti netti tra cielo e cemento dell'architettura contemporanea. Il mio stile fotografico si divideva tra il movimento e la dinamicità delle foto sportive alla "staticità" e il dinamismo degli scatti architettonici. Adesso fotografo solo per diletto, cercando sempre il dinamismo.

Tra comunicazione ed arte, dove si collocata la tua fotografia?

... uso la fotografia per descrivere le mie emozioni, i miei sentimenti e stati d' animo ...

Una considerazione, che in parte ha a che fare, e non potrebbe essere altrimenti, con la retorica. La fotografia è un immediato specchio sulla realtà e i suoi specifici contesti. Racconta, descrive, parla, spiega. Se concordi con quanto appena detto, come concluderesti la mia considerazione?

La fotografia racconta molto di più di qualsiasi altra cosa, racconta, descrive minuziosamente ma lascia spazio alla fantasia.

Ci sono soggetti o luoghi che prediligi fotograre?

... in questo momento qualsiasi luogo ... ma dipende molto dal mio stato d'animo.

Una volta ti chiedevo se alcuni dei tuoi lavori fossero passati per photoshop. Risposta (la tua) negativa. Quanto è importante la tecnica nella realizzazione di una foto che possa "vivere" oltre il tuo scatto?

Conosco photoshop abbastanza bene, ma preferisco i miei scatti "veri", "originali". Il ritocco fotografico distrugge la fotografia, la trasforma in pura finzione. La tecnica è molto importante, (più importante è il taglio e la luce).

Ogni autore/artista che lavora e sperimenta comunicazione ed arte ha a che fare, nella stesura di un percorso proprio e personale, con quelle che vengono definiti punti di riferimento. Riguardano la storia (della fotografia, in questo caso) ma anche il presente. Quali sono i nomi che potresti farci?

Alinari, Cartier - Bresson, Basilico, Fontana, Toscani.

E al di fuori della fotografia?

Bjork, Stark, Haring.

Fotografia digitale e fotografia analogica. Quali sono i pro e i contro secondo te? Su quale delle due opzioni ti stai maggiormente focalizzando in questo momento?

Dal Maggio 2000 utilizzo solo digitale, i pregi sono molteplici:

1) immediatezza
2) semplicità di archiviazione
3) bilanciamento del bianco
4) costo 0, ho fatto circa 30.000 scatti in 3 anni, risparmiando +/- 6.600,00 Euro

I pregi per l'analogico/DIA:

1) qualità maggiore (non sempre, e dipende dall' attrezzatura)
2) latitudine di posa molto più ampia
3) assenza di rumore di fondo in scatti che superano i 10 secondi (io li chiamo crazy pixel)
4) maggiore fedeltà cromatica

Hai dato vita, con altre persone, ad una piccola agenzia. Come si sviluppa e vive la tua fotografia in ambito commerciale?

Inizialmente ho partecipato attivamente inserendo la mia passione per la fotografia all' interno dei progetti, ma sempre più mi rendo conto che il cliente troppo spesso vuole decidere sulla foto, e poche volte riesco a scattare come vorrei io, quindi stiamo affidando i lavori a dei fotografi professionisti. In italia sono pochi i fotografi commerciali che riescono a vendere il proprio lavoro fregandosene di quello che il cliente dice.

A quando un tuo spazio on line con i tuoi lavori?

I hope soon ...

Qualcosa che non ti ho chiesto e che vorresti aggiungere?

Mi disturba vedere che le "foto finte", foto di Stock stanno prendendo sempre più campo. La foto a livello commerciale assomiglia sempre di più ad una finzione, sempre "più perfetta", sempre "più insignificante". Esistono intere riviste che utilizzano solamente ed esclusivamnte foto di stock. D'altra parte oggi le cose più sono finte (apparentemente vere) e più vendono.