arance paleolitiche
Lo so, probabilmente può sembrare pesante: e anche presuntuoso. Intendo,
parlare raccontare, rappresentare il carcere. Questo luogo altro e
sconosciuto: talmente altro che Echaurren lo ha definito l'ultima comunità
paleolitica o galeolitica, contemporaneamente. Eppure in qualche modo lui,
da bravo astronauta del tempo, è deputato a parlare di questo pianeta
sconosciuto, e anche a rappresentarlo, perché lo ha frequentato, quasi
abitato, per tempi lunghi. Avendo come guida Valerio Fioravanti, Pablo ha
girato i gironi di questo enorme purgatorio con occhiali meno strabici dei
nostri. E quindi? Non voglio giustificare anzitempo questa operazione a
rischio di vertigine e di strabismo: credo solo che si possa esplorare anche
con la mente, se si usano occhiali onesti, e che questa esplorazione sia un
po' come il guardare di Vera nella tazza del tè, un cercare il proprio viso.
Il carcere, come dice sempre Echaurren, non è che un anagramma della parola cercare. Quando si viaggia, qualsiasi sia il viaggio, quello che facciamo è cercare la nostra identità. Forse è stato questo lo sprone di questo album (dell') immaginario: riaggiustare la nostra definizione partendo dalla clausura e dalla forzata detenzione di altri che ci sono stati tolti come
appartenenza perché in carcere. Il raccolto è in questa vendemmia di storie a fumetti e di parole di altri visitatori: la particolarità di questo numero è che, senza volerlo, sono tutti italiani. La nostra esterofilia non si è placata, ma è stata un lapsus selettivo che ci ha portato all'italianità dei
racconti (e sì, anche noi siamo facili bersagli delle malattie
dell'italietta, basta distrarsi un attimo…). Mi sono giustificata
abbastanza? Ho percorso in toto la via crucis del mea culpa mea culpa mea
maxima culpa? Ecco, anche questi scherzi gioca la galera: ti porta a doverti
sempre difendere. Quindi in un certo senso non ci siamo stati fisicamente,
ma abbiamo assorbito le sue meraviglie psicologiche. Consiglio per l'uso di
questo numero: tenetevi a portata di mano le arance.
(Elettra Stamboulis)
menù
"Arance Paleolitiche" di Elettra Stamboulis
"Fuggitivo, rieducazione, esecuzione, evasione" di Blu
"Nei momenti di rabbia" di canefantasma + pantapulp
"Dialogo sul carcere" di Jacklamotta e u_net (illustrazioni di Emiliano
Properzi)
"L'impressione della luce" di Claudio Morici e Gianluca Costantini
"Pittore gattabuista a volte fumettista" intervista a Pablo Euchaurren di
Elettra Stamboulis
"Ora d'aria" di ||||||O
"Di dove sei" di Elettra Stamboulis e Angelo Mennillo
"Keep smiling" di Allegra Corbo
"S'io fosse" di Cecco Angiolieri riveduta da Ericailcane
"Cesare Pavese, Pier Paolo Pasolini…" di Stefano Giaccone e Paper
Resistance
"Silent means security" di Gianluca Costantini
Copertina Gianluca Costantini
II & III di copertina “Morte per cause non accertate" di Gianluca Costantini
IV di copertina di Paper Resistance
inguineMAH!gazine 07 anno3 2005
Quadrimestrale in libreria
48 pagine in b/n - 5 euro
Coniglio Editore
Piazza Regina Margherita, 27 - 00198 Roma
Direttore Editoriale: Francesco Coniglio
Direttore Artistico: Gianluca Costantini
Redazione: Paper Resistance, Marco Lobietti, Elettra Stamboulis
Progetto grafico: INGUINE PRESS
WebDesign: Manfred Regen
In collaborazione con
Associazione Culturale Mirada.